Casa del Custode delle acque a Vaprio d’Adda

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La Casa del Custode delle Acque da circa cinque secoli caratterizza il paesaggio dell’Adda, reso celebre anche dalle opere di Leonardo da Vinci, che scelse proprio questo luogo per dipingere alcune vedute del Fiume e studiare l’andamento del futuro canale (l’attuale Naviglio).
La Casa sorge in una posizione strategica e alquanto anomala lungo il naviglio della Martesana. La storia di questa Casa è legata strettamente a quella del Naviglio per questo divenne il punto di controllo per favorire la navigazione e il traffico di merci.
Le prime notizie sul suo conto risalgono al 1542, ma solo nel 1571 venne nominata “Casa regia”, ovvero luogo destinato ai pagamenti dei dazi. Non a caso il custode aveva il compito di riscuotere le tasse, ma anche quello di mantenere in funzione il sistema delle acque tra naviglio e fiume.

Nel corso dei secoli soggiornarono proprio in questa Casa numerosi personaggi illustri tra i quali la principessa di Savoia e il pittore olandese Gaspar Van Wittel che nel 1719 si fermò a Vaprio d’Adda e dipinse come disegno preparatorio lo splendido panorama che poi utilizzò per le sue sette opere “Vedute di Vaprio”. Nel 1740-‘44 è stata la volta di Bernardo Bellotto che realizzò, su commissione del conte Simonetta, le quattro vedute panoramiche “Vedute di Vaprio e Canonica”.
L’edificio subì diversi cambiamenti finché non venne abbandonato totalmente. Nel 2000 si costituì l’Associazione “Casa del Custode delle Acque” con lo scopo di conservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico della Casa. I lavori di ristrutturazione terminarono nel 2010.
Oggi è sede di mostre ed esposizioni permanenti e temporanee, ma anche della Pro Loco di Vaprio d’Adda.