Castello Silvestri a Calcio

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CASTELLO SILVESTRI A CALCIO

Provincia di Bergamo

Sorto sulle rovine di una villa romana, il castello saprà conquistarvi con la sua lunga storia.

PRESENTAZIONE

L’edificio sorge sulle rovine di una villa romana del II sec. d.C.. Ne è testimonianza la pavimentazione a mosaico di straordinaria fattura, rinvenuta nel 1870 nelle cantine del castello, che, ritenuto il miglior esempio di arte romana di tutta la provincia bergamasca, è oggi visibile al Museo Archeologico di Bergamo. Verso l’anno 1000 iniziò la costruzione dell’edificio fortificato che nel 1035 apparteneva ai Vescovi-Conti di Cremona e inseguito al monastero benedettino di San Lorenzo di Cremona. Nel 1202 il feudo venne concesso alla famiglia Sommi, che vi apportò nuove opere di fortificazione come le torri merlate. Nel 1364 il monastero di San Lorenzo lo cedette a Gabriolo Aliprandi. A lui subentrò nel 1366 Bernabò Visconti che lo offrì in dono alla moglie Beatrice della Scala insieme a tutte le terre della Calciana, che il Duca dotò di vari privilegi e di ampia autonomia. Nel 1380 castello e terre, con relativi privilegi, passarono ai fratelli Secco di Caravaggio, che restaurarono l’edificio e lo abbellirono per trasformarlo nella loro residenza. Dal secolo XV al XVI subì alternativamente l’occupazione degli eserciti milanese e veneziano, trovandosi al confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano.

I discendenti della famiglia Secco vi risiedettero fino al 1862, anno in cui la proprietà venne acquisita dalla famiglia Silvestri di Sovere. Durante il periodo della Prima e della Seconda Guerra mondiale il castello diventò ospedale militare. Ritornò proprietà privata nel 1956.

Oggi la costruzione presenta un duplice aspetto: la parte verso ovest, nella quale si apre la porta d’ingresso, ricorda l’austerità della costruzione fortificata; ad est invece le trasformazioni attuate nel sei-settecento suggeriscono l’idea, anche per i giardini pensili e le serre, di una signorile residenza di campagna. I prospetti sul cortile interno hanno alte finestre contornate da affreschi policromi; all’esterno si estende un parco con numerosi alberi d’alto fusto.

Nelle sue immediate vicinanze merita una visita l’antica Pieve di San Vittore (Chiesa vecchia).