I TORTELLI DOLCI CREMASCHI

I tortelli dolci Cremaschi hanno origini antichissime, si hanno notizie già dal 1700 con scritture che ne richiamano la ricetta, ma è assai probabile che il piatto si preparasse da almeno un secolo. Hanno una lunga storia e una ricetta che, in diverse varianti, è ben radicata nel territorio: non hanno niente a che vedere con i ravioli di zucca della vicina Mantova né con i casoncelli bergamaschi. 

Gli ingredienti di base sono due tipi di biscotti tipicamente cremaschi: il Mostaccino e l’amaretto Gallina. 

Nel gusto e nella preparazione si riflette la storia della città di Crema, con l’influenza veneziana e le radici lombarde ben armonizzate. 

Che la ricetta sia antica lo si intuisce dal sapore e dalla tecnica di preparazione: il gusto per le miscele dolci-salate lo troviamo già in epoca romana e rimane significativo fino ai primi del ‘900. 

In modo particolare cogliamo l’influenza veneziana (che è stata a lungo dominante nella diocesi di Crema) dall’uso delle spezie e di ingredienti particolari come le “armelline di Damasco” (le mandorle contenute nei noccioli delle albicocche) usate per la confezione dei biscotti che compongono il ripieno. 

Sempre come nota storica va ricordato che questo piatto in passato era un lusso riservato ai benestanti, proprio perché cucinato con ingredienti rari e preziosi.