Non perdetevi l’appuntamento!
Mercoledì 7 giugno, ore 21:00
Daniela Cristofori e Giacomo Poretti in La Scatola di Scarpe, di Bianca Montanaro
Castello di Padernello, Borgo San Giacomo (BS), Via Cavour, 1
In caso di Maltempo: Salone, Cascina la Bassa, Borgo San Giacomo,Via Cavour, 3
Regia: Paolo Bignamini
Con la partecipazione di Federico Caldara, clavicembalo
Ingresso gratuito previa registrazione su eventbrite: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-inedita-al-castello-di-padernello-con-daniela-cristofori-e-giacomo-poretti-630566480317?aff=ebdssbdestsearch
ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO DELLA
LA BASSA PIANURA BRESCIANA
Tra le immense distese di campi della bassa pianura bresciana, scanditi da boschi di pianura e rogge, si nascondono dei tesori in grado di narrare la storia del territorio, popolato da piccoli medi borghi che conservano nei loro assetti tracce indelebili di un passato scandito dai ritmi lenti della nebbia e dal profumo degli alberi in fiore. In questa zona pianeggiante è possibile seguire un itinerario ad anello di circa 63 km che permetterà di scoprire antichi palazzi, castelli e scorci di natura.
La sua costruzione venne avviata nell’ultimo decennio del Cinquecento per esortazione di San Carlo Borromeo e la consacrazione avvenne nel 1625. La preziosa facciata è suddivisa in due ordini è ornata da elementi architettonici e racchiude la statua di San Giacomo. L’interno è suddiviso in tre navate scandite da una duplice fila di colonne. L’interno è riccamente decorato con un antico ciclo freschivo che dialoga con le decorazioni novecentesche realizzate da Vittorio Trainini. All’interno inoltre è possibile osservare pregiati altari in marmo e legno intagliato dorato che incorniciano, tra le tante, una tela,dipinta da Francesco Boccaccino raffigurante la Circoncisione di Gesù Cristo.
E’ un piccolo borgo di frazione di circa 80 abitanti situato nel comune di Borgo San Giacomo (BS). In questo piccolo contesto rurale, agricolo e artigiano è sorto il Castello di Padernello, un maniero quattrocentesco che nel corso dei secoli ha conosciuto numerosi mutamenti. Abitato fino agli anni Trenta dell’Ottocento dalla famiglia dei Martinengo, dinastia di origini bergamasche (del ramo “da Padernello” o “della Fabrica”) e successivamente dalla famiglia Salvadego, fino agli anni Sessanta del Novecento, il Castello è nato come struttura difensiva e avamposto militare a favore della Serenissima Repubblica di Venezia per poi trasformarsi – con un imponente intervento settecentesco ad opera degli architetti Marchetti – in villa signorile. Il maniero oggi è gestito dalla Fondazione Castello di Padernello. Oltre alle visite guidate, vengono organizzate iniziative culturali come rassegne letterarie, musicali, teatrali ed enogastronomiche. Il Castello è inserito in un piccolo borgo interamente percorribile a piedi o in bicicletta, caratterizzato da architetture rurali e di campagna. Poco distante dal borgo è possibile visitare Ponte San Vigilio, opera dell’artista di origini lodigiane Giuliano Mauri (1938-2009), costruito sul tracciato dell’antica strada romana che collegava i comuni di San Paolo e Quinzano d’Oglio. Il ponte dialoga in modo armonico e rispettoso con la natura circostante, rispettando i criteri del movimento artistico “Arte in Natura” ed è interamente realizzato in rami di castagno intrecciati.
Nei dintorni di Padernello è possibile fare delle passeggiate all’aria aperta, adatte a tutti, della durata di circa 1,5 -2 h alla riscoperta del paesaggio, della natura e di alcuni punti di riferimento per il territorio. Uno dei percorsi suggeriti prevede:
• Partenza dal Castello, attraversamento del borgo, Ponte del Canelot,
Resti della Cappella San Vigilio, Ponte San Vigilio. Durata circa 2 ore.
Padernello si presta anche al cicloturismo: il piccolo borgo è infatti situato non lontano da Acqualunga e Quinzano d’Oglio, località toccate dalla Green Way dell’Oglio.
Godibili in bicicletta sono anche le strade bianche: strade sterrate percorribili tra campi e boschi.
Castello di Villagana l’edificio originale, sorto su una collina plasmata dal fiume Oglio, venne costruito per presidiare un importante guado sul fiume. Sul finire del Cinquecento venne trasformato dai Conti Martinengo in un grande palazzo signorile.
Gli importanti rimaneggiamenti avvenuti nella prima decade del Novecento hanno trasformato l’edificio, secondo la moda e i gusti dell’epoca, in un edificio in stile Neo-rinascimentale con richiami Liberty.
Castello di Villachiara voluto dai Martinengo del ramo da Villachiara. L’edificio conserva ancora il tipico impianto e profilo tardo medievale e segni che ne attestano l’originale funzione di avamposto militare.
Collocato al confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima Repubblica di Venezia, nel Cinquecento venne convertito a ricca dimora signorile con affreschi attribuiti al Romanino e a Lattanzio Gambara.
Rocca di San Giorgio
L’edificio era una vera e propria cittadella fortificata. La rocca così come si presenta oggi è frutto di diverse giustapposizioni: il primo nucleo era composto dal mastio di XIII secolo a cui successivamente vennero addossati altri corpi di fabbrica. Nel XV secolo, con il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, l’edificio subisce ulteriori ampliamenti, adeguando l’impianto alle moderne strutture di difesa. Di origine cinquecentesca rimangono parzialmente conservate anche le due porte urbane di accesso all’antico borgo: la porta di San Giorgio e la Porta di Sant’Andrea.
Nel XIX secolo la Rocca venne acquistata dal Comune e adibita a carcere prima e ad istituto scolastico poi. Oggi adibita a sede espositiva.
Di importante rilievo storico e culturale è anche la principale piazza cittadina denominata Piazza Vittorio Emanuele II delimitata da tre importanti palazzi: il Palazzo del Podestà, oggi sede del Municipio, caratterizzato da archi ad ogiva quattrocenteschi, stemmi e affreschi che rimandano al dominio della Serenissima, epigrafi e lapidi che risalgono all’Unità d’Italia; Palazzo Obici- Maffeis e Palazzo Corniani.
Il borgo di Orzivecchi testimonia il passaggio della nobile famiglia dei Martinengo. Al suo interno è possibile ammirare Palazzo Martinengo, ora sede del Municipio, l’Oratorio dei Disciplini con pregevoli affreschi quattrocenteschi; la chiesa Parrocchiale e la Pieve del Bigolio, situata in aperta campagna il cui assetto odierno è riconducibile agli interventi di restauro cinquecenteschi.
Palazzo Maggi: edificio di origine cinquecentesca, voluto dalla nobile famiglia Maggi, al suo interno conserva affreschi realizzati da Lattanzio Gambara. L’edificio si colloca a metà tra una struttura fortificata e una dimora signorile.
Castello di Meano: di fine Quattrocento, utilizzato in origine come villino di campagna e dimora di caccia, con interventi ottocenteschi e di restauro conservativo contemporaneo – voluto dai recenti proprietari – si caratterizza per la presenza di un ampio giardino e ampia corte agricola con fabbricati rurali che si annettono al vero e proprio palazzo con corte interna. L’ideatore del maniero fu con molta probabilità Luigi Antonio Avogadro.
Pieve della Formigola
La pieve è immersa nella campagna di Corticelle (Dello) e sorge su un ampio insediamento romano. Qui confluivano le prime comunità cristiane di Corticelle, Boldeniga e Quinzanello per ricevere il battesimo mediante vasca ad immersione. Nell’edificio sono ben visibili le fasi evolutive dello stesso: quella romanica e quella gotica. L’interno è diviso in tre navate, scandite da ordini di colonne in mattoni. Prezioso è il ciclo di affreschi rinascimentale raffigurante il tema dell’ex voto. Nel Novecento la pieve fu oggetto di un importante restauro ad opera dell’architetto Carlo Melchiotti.
Campagne di scavo e restauro conservativo hanno permesso a questo luogo di rivivere.
Laghetto di Scarpizzolo
Situato a Scarpizzolo, frazione di San Paolo. L’ambiente naturale è inserito all’interno del “Parco naturale di interesse sovracomunale del fiume Strone”.
Si distingue per la presenza di flora e fauna diversificata e proprio per questo motivo è uno dei luoghi di tutela più importanti della bassa bresciana.
• Castello di Padernello: mostra Milizie Territoriali Armaioli bravi – …le donne, i cavallier,
l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese, io canto…; Mercato della Terra Slow Food di Padernello ogni terza domenica del mese;
…le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese, io canto… – Fondazione Castello di Padernello
Mercato della Terra® di Padernello – Fondazione Castello di Padernello
• Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali – Primavera 2023, Pianura da Scoprire (Castello di Padernello; borgo di Orzivecchi);
• Pieve della Formigola (Corticelle di Pieve – Dello): concerti musicali e momenti di riflessione
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