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Provincia di Bergamo
Possedimento della potente famiglia soncinese dei Barbò dal 1380, il castello si trovava in posizione strategica al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.
Nel 1360 il territorio della Calciana, rimasto quasi del tutto spopolato in seguito alle lotte civili tra Guelfi e Ghibellini, fu acquistato da Regina della Scala, moglie del Duca di Milano Bernabò Visconti, per costituire un suo feudo personale. Il Duca concesse al feudo della moglie vari privilegi, ampia autonomia ed esenzioni fiscali nella speranza che si ripopolasse. Regina della Scala fece ricostruire il castello e scavare una canale irriguo derivato dall’Oglio (la roggia Donna) per irrigare le sue terre, ma tutti i tentativi per ripopolare la zona fallirono. Così nel 1380 rivendette il feudo a varie famiglie: Calcio ai Secco, Pumenengo ai Barbò e Floriano (Torre Pallavicina) ad altre famiglie soncinesi.
Sotto l’amministrazione dei Barbò, grazie ai privilegi di Bernabò, il borgo di Pumenengo cominciò a ripopolarsi; le terre incolte furono dissodate e sorsero numerosi cascinali.
All’inizio del XV secolo il castello fu oggetto di un feroce assedio da parte di Cabrino Fondulo signore di Cremona. Dopo quattro mesi di strenua resistenza i Barbò si arresero; alcuni uomini della famiglia furono giustiziati gettandoli dall’alto della torre e il feudo venne poi annesso a Cremona.
Dopo alterne vicende, però, la famiglia Barbò riconquistò i suoi possedimenti e li mantenne fino alla metà del XX secolo.
Edificata su base trapezoidale, la roccaforte è costruita in cotto e borlanti di fiume. Attualmente conserva due delle tre torri, la merlatura originaria e vari ambienti coperti a volta.
L’edificio, con il suo ampio cortile interno, nel XVIII secolo fu adattato a casa colonica, perdendo molte delle sue caratteristiche di fortezza, ma ha continuato a conservare l’aspetto compatto e severo delle origini.
Come ogni castello che si rispetti, anche il castello di Pumenengo conserva la sua inquietante leggenda: ogni anno, in una particolare data, si sente piangere una bambina dal fondo di un pozzo che si trova oggi nei locali della Biblioteca Civica.
In questa storica e prestigiosa costruzione, acquistata da anni dal Comune e restaurata, ha oggi sede il Municipio. L’antica sala d’onore dei Barbò, decorata nel corso dell’Ottocento, è oggi adibita a sala del Consiglio.
DOVE: Piazza Castello Barbò, 2, 24050 Pumenengo (BG).
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