Non perdetevi l’appuntamento!
Sabato 24 giugno, ore 21:00
Omar Pedrini in “Il Graffio”
di Fosca Salmaso guidata da Alessandro Baricco
Castello Ginami e Piazza, Gromo (BG), Piazza Dante, 8
In caso di maltempo: Sala Filisetti Romano, Gromo, Via G.G. Milesi, 25
Musiche a cura di Omar Pedrini e Carlo Poddighe, voce e chitarra,
Davide Apollo/Simone Zoni.
GROMO E L’ALTA VAL SERIANA
Gromo è un singolare esempio di borgo fortificato in montagna e conservato quasi interamente. Si trova in alta Val Seriana e il suo nome deriva da “groeum” che significa grumo di roccia, grande protuberanza emergente nel paesaggio: infatti, il borgo di Gromo si eleva, alto sul corso del fiume Serio, sulla sommità di un enorme masso, proteso e protetto dai massicci dei monti Redorta e Secco. Ha origini precedenti al X secolo e, soprattutto, tra il XV e il XVIII secolo fu uno dei centri più famosi per la produzione di armi bianche e armature. Gli edifici antichi, specialmente quelli che sorgono nel centro storico, testimoniano un passato prestigioso e conservano le matrici di un’architettura evoluta e ricercata.
– Castello Ginami: eretto nella prima metà del XIII secolo dalla famiglia Buccelleni (poi Ginami de Licini), sorge sullo sperone roccioso a picco sul fiume Serio, luogo strategico per il controllo della valle.
– Chiesa di San Gregorio: costruzione che risale al 1335 e nasce, probabilmente, come oratorio privato dell’attiguo Castello Ginami; la pala d’altare è dell’artista Enea Salmeggia detto il Talpino, realizzata nel 1625 e propone una visione dell’antico abitato di Gromo nel 1600.
– Palazzo comunale: risale alla fine del XIV secolo, costruzione civile passata in mano a varie famiglie gromesi fino ai Milesi. L’interno conserva alcuni locali con soffitti a cassettoni dipinti. È sede dell’Ecomuseo Faunistico e del MAP – Museo delle Armi bianche e delle Pergamene dove affreschi e pergamene documentano come si forgiavano e si commerciavano le armi bianche nel 400 e 500, prodotte nelle fucine presenti nel borgo, in cui venivano lavorati i pregiati metalli e trasformati in spade, scudi, monete. Per questo Gromo è anche conosciuta come la “piccola Toledo”, famosa per la produzione di armi e città fondamentale per l’industria del ferro.
– Ville Liberty: esempi di come il borgo di Gromo, tra 800 e 900, divenne un luogo di villeggiatura elegante e sofisticato.
– Torre del Gananderio o Lavanderio
– Chiesa Parrocchiale dei Santi Giacomo e Vincenzo: fondata nel XII secolo, si articola in più parti risultato di secolari aggiunte e integrazioni. Conserva pregievoli e numerosi elementi degni di nota: il cinquecentesco fonte battesimale, il ciclo pittorico di Antonio Cifrondi, la pala di Ognissanti di Antonio Marinoni del 1545, tele di ambito veneto datata al 700, preziose reliquie e oreficerie, altare ligneo del 1645, la statua lignea del Cristo morto di Grazioso Fantoni. La ricchezza, il gusto, la molteplicità degli arredi rispecchiano la storia, l’economia, la devozione e le vicende delle varie contrade del territorio di Gromo.
– Numerosi percorsi escursionistici immersi nel Parco delle Orobie Bergamasche e della Valle Seriana.
– il Parco sospeso nel Bosco per avvincente percorso sugli alberi, a Spiazzi di Gromo
– il Bike Park per emozioni nel mondo del gravity su due ruote, sempre a Spiazzi di Gromo
– Grotta del Büs di Tàcoi: percorso speleologico.
- Museo MAP ed Ecomuseo Faunistico: apertura sabato e domenica ore 15.30- 17.30 presso Palazzo Milesi, Piazza Dante – Gromo (BG).
- Mostra “Il Cuore delle Donne. Contro la violenza: sempre” a cura dell’artista Lucia Sanavio presso la Sala Consiliare di Palazzo Milesi, Piazza Dante – Gromo (BG). Apertura sabato e domenica ore 15.30-17.30, fino al 24/06/2023.
Per informazioni:
www.gromo.eu
Per informazione sui dintorni e sulla Val Seriana:
www.valseriana.eu