Leggenda della Madonna delle Lacrime citata dal parroco nel film
Tra i momenti piacevoli della vita contadina di un tempo figuravano le sagre e le feste religiose. Ne “L’albero degli zoccoli” in particolare, Ermanno Olmi mostra i contadini a Messa, attenti alle parole del parroco che rievoca il miracolo della Madonna delle Lacrime, una tradizione ancora in vigore nella pianura bergamasca.
Il 28 febbraio del 1522, mentre le truppe francesi assediavano Treviglio, un’immagine della Madonna con Bambino, dipinta su una parete del Monastero di Sant’Agostino, inizia a lacrimare: il generale Odet de Foix-Lautrec, devoto alla Vergine, constatata la veridicità del miracolo, le offre le proprie armi risparmiando la cittadina dal saccheggio.
I trevigliesi decidono di erigere un santuario, iniziato nel 1594, e onorare la ricorrenza l’ultimo giorno di febbraio. È noto che Olmi è cresciuto proprio a Treviglio: ha quindi senso pensare che abbia assistito molte volte ai riti organizzati per la celebrazione. Nel film i bambini si sporgono a guardare con grande curiosità l’elmo e la spada di Odet de Foix, che sono in realtà conservate nel santuario e non certo in una povera chiesa di campagna; ma questa “licenza” sul piano storico contribuisce a leggere la pellicola per ciò che è: un omaggio affettuoso attraverso una delle sue festività più peculiari al paese che l’ha visto fanciullo, sebbene il luogo in cui si svolgono gli avvenimenti narrati non venga mai espressamente indicato.
Scena tratta dal film: la funzione religiosa
Scena tratta dal film: la funzione religiosa
L’elmo e la spada do Odet de Foix presentati nel film