MUSEO GIOVAN BATTISTA RUBINI

Nel 1845, ancora nel pieno della carriera, per scelta, Rubini abbandona le scene e ritorna nella natia romano, dove fa costruire Palazzo Rubini. L’edificio viene progettato dall’architetto e ingegnere bergamasco Pier Antonio Pagnoncelli, lo stesso che aveva progettato il Palazzo Municipale e la casa di campagna della famiglia Rubini, detta “La Gasparina”.

Palazzo Rubini è una struttura in stile tardo-neoclassico costruita sopra l’area della casa paterna del tenore, nella vecchia Contrada della Rocca.

Un lussureggiante giardino all’italiana segnala l’ingresso del palazzo, arretrato rispetto alla strada adiacente. La facciata principale è scandita da sei grandi semicolonne ioniche, coronate da una trabeazione e da un timpano neoclassico. Quest’ultimo racchiude un medaglione con i ritratti dei due consorti proprietari e raffigurazioni musicali simboliche con putti ed ornati; è inoltre coronato da tre statue marmoree che rappresentano il Dolore, il Genio e la Riconoscenza. Sulle ali di fabbricato adiacenti al giardino, sopra i balconcini in pietra, si riconoscono i ritratti in stucco a mezzobusto di Bartolomeo Colleoni e di Torquato Tasso.

Il Palazzo si sviluppa su quattro ali attorno alla corte interna rettangolare, circondata da un porticato sorretto da massicci pilastri in pietra. Le pareti del cortile sono arricchite da decorazioni in stucco a rilievo rappresentanti busti di noti personaggi della vita culturale bergamasca e nazionale tra cui Jacopo Tintoretto, Michelangelo Buonarroti, Veronica C. Tagliazucchi, Lorenzo Mascheroni, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Paolina Gismondi Suardi.

DOVE: Via Comelli 2 Romano d Lombardia (Bg)

info@fondazionerubini.it

INFORMAZIONI TURISTICHE

Telefono: 0636 – 910810
Aperto la domenica 10.00 – 12.00
In altri orari su appuntamento. Ingresso gratuito
Per informazioni e prenotazioni: 0363 910810