RIVOLTA D’ADDA
Provincia di Cremona
Adagiato nel cremonese, il comune di Rivolta d’Adda balza agli onori delle cronache per la sua bellissima basilica dedicata a Santa Maria e san Sigismondo, considerata uno dei gioielli del romanico lombardo. Terra natale di Alberto Quadrelli, parroco di Rivolta e in seguito santo, il nome del comune è legato anche a un prezioso reliquiario e a un tesoretto.
Il prezioso reliquiario, chiamato pace di Rivolta d’Adda, è realizzato in smalto policromo e in argento cesellato e dorato risalente alla fine del XV secolo. Il reliquario è stato venduto per sovvenzionare i lavori di restauro della basilica e è ancora oggi conservato al Museo Poldi-Pezzoli di Milano. Scoperto per caso nel 1975 da Luigi Allievi durante i lavori di sistemazione di un edificio sulla strada vecchia per Cassano, il tesoretto di Rivolta, è costituito da un vaso a trottola dipinto a fasce e da 115 dramme gallico-padane del II secolo avanti Cristo. Oggi è conservato al Museo Civico di Crema.
Pare proprio che a Rivolta il tempo si sia fermato: spostandoti dal centro storico, in una vasta area naturale costituita da 100 ettari di bosco, potrai addentrarti nel parco della Preistoria per ammirare le ricostruzioni di dinosauri e di altre specie preistoriche oltre che scene di vita quotidiana degli uomini primitivi.
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Il borgo fu fondato tra IX e X secolo per controllare i guadi dell’Adda e conobbe un notevole sviluppo ed importanza già attorno al Mille, attirando all’interno delle sue opere di difesa gli abitanti dei preesistenti villaggi circostanti di Paladino e Cortegnano, oggi ridotti a cascinali. Negli ultimi anni del secolo XI fu eretta l’imponente basilica romanica di Santa Maria Assunta e San Sigismondo, che i Rivoltani misero subito sotto la protezione del Papa, staccandola dalla giurisdizione della pieve di Arzago. Nel 1144 era parroco di Rivolta Alberto Quadrelli, futuro vescovo di Lodi e futuro santo, che ottenne da Papa Lucio II la riconferma di tutti i privilegi concessi dai papi precedenti alla sua chiesa. Rivolta fu dotata di nuove fortificazioni in epoca viscontea, di cui restano pochi tratti di mura e due porte. Nel XVII secolo il borgo ospitò un convento di cappuccini, soppresso poi da Napoleone. Durante l’occupazione napoleonica (1796-1815) il comune fu aggregato a Bergamo, sotto il Regno Lombardo-Veneto (1815-1859) fu assegnato a Lodi-Crema e col Regno d’Italia (1861) passò definitivamente a Cremona.
Basilica di Santa Maria e di San Sigismondo
Costruita nel secolo XI, ha subito nel corso degli anni diversi interventi che ne hanno in parte modificato le strutture architettoniche. All’interno si presenta scandita in tre navate al termine delle quali sono collocate tre absidi. I capitelli presentano originali decorazioni , disegni, arabeschi floreali , figure di animali e di esseri mitologici di notevole interesse e cariche di significati simbolici. Da segnalare l’Ultima Cena del coro. L’altare in marmo è stato completato nel 1765.
Torre campanaria
Ha una base quadrata di 6 metri , un’altezza di circa 45 metri e 10 campane. Nel tempo è stata più volte innalzata: nel 1716 arrivò a 30 metri, nel 1845 il concerto delle campane è stato portato a 8. Il lodigiano ingegner Bruschini, dotò la torre di merli ghibellini quando Rivolta nel medioevo era un paese guelfo. La merlatura era tipica delle fortificazioni medioevali e serviva per proteggersi dalle lance e dalle frecce quando si era assediati ma anche per ripararsi quando si doveva contrattaccare. Dalla merlatura delle mura si poteva capire l’orientamento politico del borgo.
Chiesa di Santa Maria Immacolata
E’ un edificio del quattrocento costruito prospiciente la parrocchiale con facciata a capanna in gran parte in cotto. L’interno è a una sola navata con volte a botte decorate da mirabili affreschi datati 1506 che ricostruiscono in 14 scene la vita della Madonna. Sulla parte centrale delle volte si possono ammirare 104 tondi con figure di uomini e donne di ispirazione leonardesca attribuite ai pittori Martino Piazza e a Giovan Pietro Carioni.
Chiesa di Sant’Alberto
E’ stata costruita nel 1731 nelle vicinanze del cortile dove, secondo la tradizione, c’era la casa di Sant’Alberto Quadrelli, patrono del paese, al quale la chiesa è dedicata. Il campanile all’esterno è a base triangolare. L’interno è a una sola navata. Sulle pareti alcuni dipinti dell’artista Guglielmo Beltrami illustrano le virtù del Santo. Sopra l’altare, in un’urna, è conservata, corredata da un baldacchino argentato, la tibia del Santo donata dai lodigiani il 5 aprile 1856 e portata in processione, nei giorni della festa patronale.
Palazzo Celesia
E’ un edificio signorile e maestoso, recentemente restaurato, che prende il nome dai Conti che per ultimi furono i proprietari dell’intero complesso che comprende anche i palazzi e i cortili circostanti. All’interno presenta vasti saloni con soffitti decorati e pareti affrescate purtroppo oggi molto rovinate. Nel 1950 il palazzo è stato venduto a mons. Stefano Renzi, parroco di Rivolta che lo lasciò in eredità alla chiesa dopo aver disposto che divenisse luogo per l’educazione della gioventù del paese.
Le Santelle
Le Santelle, ovvero le rappresentazioni della Madonna su muri, sono una lunga tradizione centenaria di Rivolta d’Adda che continua anche ai nostri giorni con nuovi artisti di grande qualità.
In Via Porta Rocca, è stato realizzato un affresco digitale a opera di Giovanni Gasparro. E’ la rappresentazione di un passo dell’apocalisse la Donna vestita di sole.
L’opera, in Via Garibaldi, è stata dipinta in originale dall’artista internazionale Agostino Arrivabene, una sua personale rappresentazione della Madonna.
Infine, l’opera in Via Cesare Battisti è firmata dal prof. Eugenio Calvi (1920-2000) classica rappresentazione della deposizione di Cristo.
Parco della Preistoria
In una vasta area naturale, costituita da 100 ettari di bosco, sono state collocate le ricostruzioni di alcuni dei più grandi dinosauri, di altre specie preistoriche che hanno popolato la Terra e scene di vita quotidiana degli uomini primitivi.
Lungo il percorso si incontrano animali in semilibertà e due laghetti. Completano l’itinerario un percorso botanico, il labirinto ed il Museo Paleontologico.
Oratorio del Paladino
Era uno degli avamposti che proteggevano anticamente il paese da Sud non lontano dalla Cascina Castello vero e proprio fortilizio eretto a difesa dei numerosi insediamenti agricoli della zona. La sua costruzione risale alla seconda metà del XV secolo. E’ dedicata alla Vergine e al martire guerriero San Maurizio.
I fontanili del Merlò al Paladino
Nelle vicinanze del chiesa del Paladino sorge la fascia dei fontanili del Merlò. E’ una zona di grande interesse naturalistico dove è possibile ammirare la fauna e la flora di uno degli ambienti tipici della pianura lombarda.
Oratorio del Corniano
Situato a Est del paese sulla vecchia strada per Casirate era parte di un’antica fortificazione. La chiesa, edificata su un piccolo dosso, è dedicata a Santa Maria. All’esterno presenta un portico alle cui pareti sono stati scoperti alcuni affreschi, un piccolo campanile, un’abside con pilastri in mattoni e ampie finestre chiuse con ciottoli e laterizi.
Istituto delle suore adoratrici
E’ un vasto complesso che comprende la Casa Madre della comunità religiosa fondata dal sacerdote Francesco Spinelli canonizzato il 14 ottobre 2018. La chiesa che ne custodisce le spoglie è dedicata a Santa Maria Egiziaca. Del complesso fanno parte l’ospedale di Santa Maria, la chiesa di Cristo Re edificata intorno al 1930 sul luogo dell’antico convento dei Frati Cappuccini e la fondazione “ Casa Famiglia “che rivolge le sue cure ad anziani e a persone diversamente abili.
Puoi raggiungere il Comune di Rivolta d’Adda anche attraverso l’itinerario cicloturistico “Le Gere d’Adda“, uno dei 14 itinerari del Parco Cicloturistico della Media Pianura Lombarda.
Sant’ Alberto Quadrelli da Rivolta (1103-1173)
Alberto Quadrelli nacque a Rivolta d’Adda nel 1103 e divenne parroco dello stesso paese.
Su mandato di Papa Alessandro III, dopo aver mantenuto Rivolta fedele al papa, fu scelto dal clero e dal popolo di Lodi come proprio Vescovo. Si distinse non solo per la carità e l’aiuto ai poveri ma anche per la sua sollecitudine alla Riforma della Chiesa dopo gli eventi scismatici. Durante il suo episcopato fondò una confraternita sacerdotale per il soccorso dei poveri. Morì il 4 luglio 1179 appena tornato dal concilio lateranense. La sua traslazione solenne avvenne nel 1588.
San Francesco Spinelli (1853 – 1913)
Ordinato sacerdote nel 1875 è il fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento. Costretto a lasciare Bergamo viene accolto da mons. Geremia Bonomelli nella diocesi di Cremona, a Rivolta d’Adda dove le suore avevano aperto una casa. Viene beatificato il 21 giugno 1992 da papa Giovanni Paolo II a Caravaggio e dichiarato santo in piazza San Pietro, a Roma, il 14 ottobre 2018, da papa Francesco. “Un santo normale” hanno scritto di lui le sue suore e per essere tale ha voluto che esse facessero cose normali: assistere gli ammalati, educare la gioventù, essere vicino ai poveri e condividere la loro condizione, prestare attenzione ai problemi dei migranti italiani all’estero, accogliere gli ultimi, quelli che la società rifiutava e ancora si mette in disparte. Così è stato anche per lui che ha inoltre dato vita a quella che è la realtà caritativa più importante di Rivolta d’Adda oggi conosciuta come Casa Famiglia P.F.Spinelli.
Carlo Bertolazzi (1870 – 1916)
Dopo gli studi al liceo “Parini” di Milano si laurea in Legge all’Università di Pavia. Diventa vice pretore nel capoluogo milanese e al tempo stesso svolge l’attività di giornalista e critico teatrale. E’ autore di numerose commedie in dialetto e in lingua. I suoi lavori vengono rappresentati con grande successo di pubblico e di critica nei principali teatri d’Italia. Nel 1892 si arruola nel Corpo degli Alpini. Nel 1905 sposa Elisa Gandola Grilli e lo stesso anno scrive, ispirato a un impiegato comunale di Rivolta d’Adda Lorenzo e il suo avvocato che lui stesso definisce “il mio capolavoro”. Tra le sue opere ricordiamo: El nost Milàn, Strozzin!, La gibigianna, L’amis de tutti, L’egoista, La casa del sonno, Il diavolo e l’acqua santa.
Eugenio Calvi (1920 – 2000)
Studioso e storico del paese ha pubblicato due volumi della storia di Rivolta d’Adda, il dizionario del dialetto rivoltano , un libro di poesie e il romanzo “Noi poveri invasori” nel quale racconta la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale sul fronte iugoslavo e numerosi articoli e saggi su riviste giornali. Laureatosi in Lettere, nel 1946, all’ Università Cattolica di Milano è stato insegnante nelle Scuole Medie Inferiori e Superiori e preside di un Istituto Magistrale. E’ stato per diversi anni punto di riferimento per gli studiosi e i ricercatori di storia locale e tra i fondatori del Centro Studi della Geradadda. A lui è dedicata la Scuola Primaria.
Emiliano Mondonico (1947 – 2018)
Calciatore di indiscusso valore, allenatore tra i più quotati, commentatore televisivo tra i più preparati, conosciuto in tutta l’Italia per aver militato in seria A nel Torino e poi nel Monza, Atalanta, Cremonese e aver allenato Cremonese, Torino, Atalanta, Como, Fiorentina, Albinoleffe, Napoli, Cosenza e Novara. Ha collaborato con il reparto delle dipendenze dell’ospedale “Santa Marta” formando una squadra di calcio con i giovani ricoverati, organizzato i concerti del gruppo musicale “I Nomadi” e, con la moglie Carla, predisposto, durante la fiera di Sant’Apollonia, un’esposizione di attrezzi della cultura contadina denominata Riòltå Vègiå. A Rivolta d’Adda gli è stato dedicato il Campo Sportivo dell’Oratorio Sant’Alberto.
DOVE: Rivolta d’Adda (CR)
INFORMAZIONI TURISTICHE
Per le visite guidate contattare la Pro Loco di Rivolta d’Adda:
Via Mario Cereda, 27
26027 Rivolta d’Adda
Tel. 0363 79884
email: info@prolocorivolta.com
www.prolocorivolta.com
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