Roggia Sale: la cascina che non è più (così com’era)

Molti probabilmente, tra voi che leggete, abitano in quelle che vengono definite case a ringhiera o case in corte.
E sapranno che queste abitazioni sono recuperate dai vecchi cascinali nei quali un tempo vivevano i contadini, in maniera non diversa da quella che si vede nel film di Olmi. Mutati l’economia e gli stili di vita e di lavoro, le cascine sono state riconvertite in abitazioni moderne, serbando tutt’al più un ricordo di ciò che erano nell’aspetto esteriore. È esattamente ciò che è accaduto alla cascina Roggia Sale, dove furono ambientate tutte le scene di vita nel casolare.
La cascina Roggia Sale è situata sul confine tra i comuni di Cividate e Palosco, nella campagna bergamasca.
Prende il nome dalla roggia che scorre nei pressi e che a sua volta è così chiamata dalla famiglia Della Sale; una seconda ipotesi, meno attendibile, vede l’origine del nome nella tassa sul sale, coi proventi della quale si finanziarono i lavori di ristrutturazione del canale.
La cascina fu trovata dallo stesso Ermanno Olmi, il quale smarrì la strada in una nebbiosa giornata invernale, trovandosi lungo un tratturo che conduceva a questo casolare abbandonato. Lo vide ritrovandovi commosso la cascina della sua giovinezza.
Prima di essere utilizzata come set necessitò di qualche riparazione e di qualche adattamento, per esempio lo spostamento ad ovest dell’ingresso, originariamente rivolto a est, in maniera che potesse guardare direttamente sui campi. 

Il casale che si vede nel film è ora stato abbattuto e ricostruito come casa a ringhiera che occupa all’incirca lo stesso volume del precedente ma conservandone solo il nome. Infatti, raffrontandoli si può notare una somiglianza solo nella forma. Le stalle e i fienili che si trovavano di fronte alla parte abitativa non sono invece stati ricostruiti.