FEELINGS
Dal 21 settembre al 3 novembre 2024, apre al pubblico la mostra collettiva Feelings, organizzata da Pianura da scoprire e curata da Roberto Lacarbonara.
L’esposizione sarà ospitata nei suggestivi comuni di Mornico al Serio e Torre Pallavicina, situati nella provincia di Bergamo.
La mostra riunisce il lavoro di 11 artisti internazionali, distribuito in quattro affascinanti spazi espositivi, ciascuno caratterizzato da una storia unica e da peculiari caratteristiche architettoniche, nei piccoli borghi che arricchiscono il paesaggio tra i fiumi Serio e Oglio.
Simona Andrioletti, Artan (Shalsi), Jacopo Benassi, Paolo Cavinato,
Fabio Dartizio, Jason Dodge, Gianni D’Urso, Sergio Lombardo,
Loredana Longo, Mikayel Ohanjanyan, Hanne van der Woude
a cura di
Roberto Lacarbonara
Riportare i sentimenti nel discorso artistico contemporaneo significa affrontare la natura primordiale, affettiva e irrazionale dell’uomo. Nella reazione emotiva, di carattere immediato e automatico, il processo cognitivo si riduce al minimo, così come l’elaborazione razionale. Nella loro configurazione biologica, etologica e antropologica, i sentimenti manifestano un’espressione fisica universale, indipendentemente dalla cultura, dalla storia e dall’individualità. Eppure, stati d’animo e cognizione interagiscono e definiscono il rapporto tra individuo e collettività, generando emozioni complesse alla base dei processi di empatia e motivazione. Inoltre, questi meccanismi primari assumono un carattere comunicativo e sociale, trasmettendo le affezioni individuali in forme mimiche, gestuali e linguistiche.
Feelings esplora il mondo delle emozioni attraverso opere e installazioni ambientali che incarnano e visualizzano diversi stati d’animo. Le opere riflettono risposte a stimoli reali, basate sulle emozioni primarie come rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, attesa, disgusto e accettazione, secondo le dinamiche comportamentali individuate da Paul Ekman.
Attraverso questo approccio, pur opponendosi a ogni formula di spettacolarizzazione e di immersività – soluzioni sin troppo perseguite nel contesto artistico contemporaneo – l’esposizione intende attraversare la profondità indicibile del sentire, permettendo agli artisti e al pubblico di assumere una posizione di reciprocità, di scambio, persino – se ancora possibile – di empatia.
La mostra si sviluppa in dimore storiche, palazzi, chiese e cascine situate in due paesi della provincia di Bergamo.
Nella trecentesca Cascina Castello di MORNICO AL SERIO – già luogo di riprese del film L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1978 – si esplorano i temi della relazione affettiva e dei legami sentimentali, sia attraverso la serie di sculture “Legami” dell’artista armeno Mikayel Ohanjanyan, sia attraverso un racconto fotografico dell’artista olandese Hanne van der Woude che si addentra nell’intimità familiare e nel percorso di sofferenza e morte di un uomo accanto alla sua compagna di vita. Una scultura dell’artista americano Jason Dodge, costituita da una coppia di corpi illuminanti, orienta inoltre la riflessione verso la condizione sempre asimmetrica, imperfetta e complementare di ogni rapporto umano.
A TORRE PALLAVICINA, nella quattrocentesca Torre di Tristano, un’installazione sonora e luminosa di Paolo Cavinato dialoga con la spazialità equilibrata e misurata dell’edificio medievale riconducendo il processo di autocontrollo percettivo ed emotivo alla componente organica e vitale del respiro: tre grandi sculture monolitiche simulano il meccanismo fisiologico implicato nella regolazione della ventilazione.
Poco distante, il Palazzo Oldofredi Tadini Botti, dimora estiva degli Sforza realizzata nel XVI secolo, ospita nel piano nobile gli artisti Loredana Longo, Simona Andrioletti, Gianni D’Urso e Artan (Shalsi), chiamati a riflettere sulle espressioni del conflitto, della lotta e della violenza, oltre che sulla volontà di affermare e difendere cause etiche e diritti umani fondamentali.
Nell’antistante chiesa sconsacrata di San Rocco, una grande installazione di Jacopo Benassi allude agli opposti processi della memoria e della dimenticanza: conservazione e rimozione del ricordo, dell’immagine e delle emozioni, sono strategie di sopravvivenza antitetiche ma equivalenti.
Nelle scuderie e nelle cantine storiche dello stesso Palazzo, infine, è collocata l’opera “Progetto di morte per avvelenamento” di Sergio Lombardo, un lavoro del 1970 che indaga i caratteri più insidiosi e liminali della fragilità umana nella vita di un individuo alle prese con la scelta della morte (propria o altrui).
A questi interventi, si unisce la presenza “diffusa” dell’opera di Fabio Dartizio, composta da quattro differenti targhe marmoree, affisse in ognuna delle quattro sedi espositive e ad esse correlate per affinità tematiche e sentimentali.
Date: 21 settembre – 3 novembre 2024
Orari apertura al pubblico:
Sabato e domenica dalle ore 15.00 alle 18.30,
oppure su appuntamento: +39 339 562 9715
Inaugurazione: 21 settembre 2024
– ore 18.00: Cascina Castello, MORNICO AL SERIO
– ore 19.00: Torre di Tristano, Palazzo Oldofredi Tadini Botti e Chiesa di San Rocco, TORRE PALLAVICINA
Sedi espositive:
– Cascina Castello, via Zerra, Mornico al Serio (BG)
– Palazzo Oldofredi Tadini Botti e Chiesa di San Rocco, via San Rocco 1, Torre Pallavicina (BG)
– Torre di Tristano, via San Rocco 3, Torre Pallavicina (BG)
Per informazioni:
– info@pianuradascoprire.it
– tel. 0363 301452
Si ringraziano gli sponsor e i comuni per il sostegno e la collaborazione alla mostra.